sábado, 30 de junho de 2012

Eurocopa na visão dos italianos... // La Republica, IT

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ITALIA

Prandelli: ''Spagna numero uno
ma è un'Italia da applausi''

Prandelli: ''Spagna numero uno ma è un'Italia da applausi''
Il ct azzurro Cesare Prandelli
Il ct verso la finale senza alcun timore degli iberici: ''Resta la squadra da battere, scenderemo in campo senza paura, abbiamo i mezzi per farcela''. Emozione per la lettera del Presidente della Repubblica
di GIACOMO TALIGNANI
KIEV (Ucraina) - Per battere "la squadra migliore del mondo" bisogna "chiudere gli spazi e mantenere il possesso". E' l'unico modo - spiega Prandelli - per "mettere in difficoltà questa Spagna così forte". E' sereno il ct della Nazionale, anche se non ha dormito "perché mi hanno disturbato", sa che a questo punto "dobbiamo solo rischiare". Per farlo ha Balotelli "è maturato" e Cassano "migliorato da quando è diventato padre". Con loro si può "rischiare" di vincere, dato che la Roja "resta la favorita". Dare tutto sostenuti anche dal primo tifoso italiano: "Che emozione la lettera che mi ha scritto Napolitano...".

Si è emozionato per la lettera di Napolitano?''Con molta emozione ho letto questa lettera: ha trovato come sempre parole importanti per noi che non vedo l'ora di leggere ai miei giocatori, ha parlato di affiatamento fra vecchio e nuovo, generosità, di quello che lui vorrebbe trasmettere alla nazione, siamo orgogliosi ed emozionati. E' stata davvero una forte emozione, la sentivo, come abbiamo sentito sempre la sua vicinanza o la prima volta che è venuto con la Spagna. E' un atto di grandissima fiducia, emozione pura''.
La Spagna è la squadra migliore al mondo?''Lo è, lo ha dimostrato in questi anni, sempre stesso modo di stare in campo: è la squadra da battere''.
Sorpreso dall'Europeo di Cassano? 
Cosa secondo lei lo ha trasformato?
''Ho capito subito che aveva una determinazione incredibile, non è stato il superare la malattia ad averlo migliorato, penso che sia stata la nascita del figlio e la responsabilità di essere padre''.
Possesso palla contro possesso palla''La forza della Spagna non è tanto solo il possesso palla ma la capacità di riconquistare la palla lontano dalla propria porta. La nostra strategia di gioco? Dovremo essere bravi a cogliere momenti giusti per avere superiorità numerica. Non siamo così presuntuosi per dire che faremo noi la partita dal primo minuto all'ultimo''.
Il Paese del catenaccio è cambiato...''Noi dobbiamo giocare esaltando le qualità dei nostri giocatori e mantenere un filo conduttore: avere palloni e possesso, sappiamo che è una strada difficile ma secondo me sarà vincente''.
Anche Balotelli è maturato''Ha trovato un ambiente dove si è confrontato con grandi campioni che hanno fatto sacrifici. Quindi devi avere il coraggio di accettare consigli e situazioni come queste: responsabilità è priorità. Abbiamo chiesto a Mario di fare determinate cose e le sta facendo con grande convinzione e sta lavorando bene da punta centrale''.
Il segreto del centrocampo italiano?''Di qualità, profondità di corsa, può pressare: ovviamente abbiamo un giocatore che esalta tutte queste caratteristiche. Cerchiamo di mettere Andrea Pirlo nelle condizioni migliori per poter gestire il centrocampo''.
Che tipo di atteggiamento tattico avrà l'Italia in finale?''Mi auguro una  partita propositiva, chiudere spazi per poter riconquistare la palla. Dove la cercheremo di prendere dipenderà dall'atteggiamento e dalla capacità della Spagna. Importante è mantenere sempre concentrazione verso un obbiettivo: chiudere gli spazi''.
Ha fatto un pisolino come prima degli altri match? E che Spagna si aspetta?''Mi aspetto la solita Spagna, coraggiosa, che sa palleggiare, aggredire, accorciare, ha numeri importanti: è una delle squadre che ha subito meno gol. Attaccano la profondità: è un calcio moderno che mi piace particolarmente. Dovremo saper leggere le situazioni. Sonnellino? Sono stato un po' disturbato sinceramente''.
Ha pensato al ritorno della difesa a 3 come nel primo match?''Sinceramente no, perché le ultime partite abbiamo avuto un certo equilibrio, ma potremmo anche durante la partita metterci con questo sistema di gioco. Strada facendo è arrivata la condizione fisica, equilibri, e quindi abbiamo ritrovato quelle sicurezze che avevamo perso. Se alleni grandi giocatori basta poco per ritornare a giocare a viso aperto: lo faremo anche domani''.
La Germania studiata in video e non sul campo. Stessa scelta per la finale?''Abbiamo preparato la partita Germania con i video: non è facile farlo in video. I tempi per farlo sul campo non ci sono, dobbiamo recuperare fisicamente: preferiamo lavorare sul video e lo faremo anche per la Spagna''.

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