A Napoli per la pizza... co' 'a pummarola 'n coppa
Italia Itinerario gustoso nella città che ha dato i natali al piatto italiano più diffuso nel mondo. Ecco le pizzerie partenopee dove mangiare la migliore Margherita (ma non solo). Rigorosamente marchiata Stg
Ora che anche l’Ue ha attribuito alla pizza napoletana il marchio Stg (Specialità tradizionale garantita) è un po’ più facile distinguere una buona da una mediocre o, peggio, falsa. Mozzarella di bufala campana Dop o Mozzarella Stg, pomodori pelati o pomodorini freschi, basilico: ecco il ritratto della Margherita (pizza nata nella seconda metà dell’Ottocento e battezzata in onore della regina Margherita di Savoia). Ma il disciplinare della Stg riconosce anche laMarinara, più umile e ben più antica, senza mozzarella, ma con aglio e origano. E impone l’utilizzo del forno a legna e dell’olio extravergine d’oliva.
Le migliori si mangiano là dove sono nate. A Napoli. E il tour goloso di pizzeria in pizzeria può partire da Starita a Materdei (via Materdei 27, tel. 081.5573682), vero pezzo di storia della città, della Napoli più caratteristica e verace. Bisogna arrivarci a piedi o con la metropolitana. Non si prenota e spesso si aspetta in piedi nel vicolo, tra il via vai caotico del quartiere. Gli interni non sono un salotto, anzi. La sala è in realtà un lungo corridoio alle cui pareti si alternano foto di Totò, papa Wojtyła e Sophia Loren. Qui la diva impersonò la procace e adultera pizzaiola de L’oro di Napoli (1954). Da allora poco è cambiato: la famiglia è la stessa, le pizze sono sia fritte sia cotte al forno, come tradizione comanda. Se si viene fin qui bisogna dimenticarsi diete e snobismi culturali: la Montanara è la pizza fritta e guarnita col pomodoro, amata dal popolo, le Corna di Maradona sono invece un ripieno di ricotta, cicoli (ciccioli) e pepe. Il servizio è alla buona e veloce, il conto onesto.>>> siga pelo link
Le migliori si mangiano là dove sono nate. A Napoli. E il tour goloso di pizzeria in pizzeria può partire da Starita a Materdei (via Materdei 27, tel. 081.5573682), vero pezzo di storia della città, della Napoli più caratteristica e verace. Bisogna arrivarci a piedi o con la metropolitana. Non si prenota e spesso si aspetta in piedi nel vicolo, tra il via vai caotico del quartiere. Gli interni non sono un salotto, anzi. La sala è in realtà un lungo corridoio alle cui pareti si alternano foto di Totò, papa Wojtyła e Sophia Loren. Qui la diva impersonò la procace e adultera pizzaiola de L’oro di Napoli (1954). Da allora poco è cambiato: la famiglia è la stessa, le pizze sono sia fritte sia cotte al forno, come tradizione comanda. Se si viene fin qui bisogna dimenticarsi diete e snobismi culturali: la Montanara è la pizza fritta e guarnita col pomodoro, amata dal popolo, le Corna di Maradona sono invece un ripieno di ricotta, cicoli (ciccioli) e pepe. Il servizio è alla buona e veloce, il conto onesto.>>> siga pelo link
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